History commentata del 2019 settembre 30
Jump to navigation
Jump to search
La history è stata modificata per rendere replicabili gli esperimenti (per quanto possibile)
# hello_world.c e' il solito hello world gcc -o hello_world hello_world.c ./hello_world # funziona ... ma gcc non e' il compilatore, invoca l'intera toolchain # preprocessore - compilatore - ottimizzatore - assemlatore - linker # cosi' si vedono i passi gcc -v -o hello_world hello_world.c # ma i comandi hanno tantissimi parametri non si capisce # la regola e' che gcc puo' interrompere la catena di tool con un parametro. # -E esegue solo il preprocessore (e manda l'output in stdout) $ gcc -E hello_world.c # -S genera i ferma dopo il compiletore e l'ottimizzatore, quindi produce assembler $ gcc -S hello_world.c #ecco l'assembler $ cat hello_world.s # -c non chiama il linker quindi genera il file oggetto .o $ gcc -c hello_world.c # cosi' si vedono i tipi dei file $ file hello_world* # per completare il percorso di compilazioone a partire da un risultato intermedio basta dare in input un file col suffisso giusto # questo genera l'eseguibile a partire dal sogente assembler $ gcc hello_world.s # funziona $ ./a.out # cancelliamo a.out $ rm a.out # questo chiama solo in linker: $ gcc hello_world.o $ ./a.out ######## proviamo a fare a meno della libreria 42.c contiene: int main() { return 42; } ######## $ gcc -o 42 42.c $ ./42 #funziona ma sembra non far nulla $ echo $? # ecco dove e' finito, viene assegnato a una variabile della shell # aggiungiamo 2 righe a 42.c int main() { int i; for (i = 0; i< 1000000000; i++) ; return 42; } $ gcc -o 42 42.c $ ./42 # ora aspetta un po'. $ gcc -S 42.c $ cat 42.s # si vede nell'assembler il loop di attesa $ ls # chiediamo all'ottimizzatore di eliminare il codice inutile. $ gcc -O2 -o 42 42.c $ ./42 # ora e' velocissimo $ gcc -O2 -S 42.c $ cat 42.s #infatti nell'assembler e'sparito il loop $ gcc -O2 -S 42.c $ cat 42.s # se vogliamo che il compilatore mantengai il loop anche ottimizzando il codice dobbiamo # dire che non puo' fare assunzioni sulla variabile i che puo' essere modificata da agenti # esterni, fuori dalla portata del codice generato dal compialtore... quindi la variabile i # deve essere definita: "volatile int i:". Se lo si fa: $ gcc -O2 -S 42.c $ cat 42.s # ora il loop e' rimasto (ma altre parti con codice inutile sarebbero state ottimizzate, # quindi spetta al programmatore dire al compilatore cosa puo' essere ottimizzato e cosa no. $ gcc 42.c $ a.out # l'attesa c'e' # ora pero' vi faccio vedere che la libreria c'e' anche se non la usiamo. # compiliamo in modo statico (senza librerie dinamiche $ gcc -static 42.c $ ls -l a.out # gia' la stazza fa presagire che non c'e' solo un loop e un return. # con nm si vedono i simboli contenuti $ nm a.out # infatti ce ne sono tanatissimi compresi printf e scanf che non abbiamo utilizzato. # se proviamo a compilare e linkare "a mano" $ gcc -c 42.c $ ld 42.o #l'errore che otteniamo e' che manca "_start". Per Linux il progrmma principale e' _start # e non main... la libreria C fra le altre cose impleemnta uno start che chiama main e # quando main ritorna il controllo chiama la system call exit (infatti i processi # non muoiono mai di morte naturale, o vengono uccisi o si suicidano). # ho preparato un esempiodi codice start in assembler: $ cat > crt0r.S # o in altro modo generiamo il file crt0r.S col contenuto seguente --------------- .text .globl _start _start: # _start is the entry point known to the linker xor %ebp, %ebp # effectively RBP := 0, mark the end of stack frames mov (%rsp), %edi # get argc from the stack (implicitly zero-extended to 64-bit) lea 8(%rsp), %rsi # take the address of argv from the stack lea 16(%rsp,%rdi,8), %rdx # take the address of envp from the stack xor %eax, %eax # per ABI and compatibility with icc call main # %edi, %rsi, %rdx are the three args (of which first two are C standard) to main xor %rdi, %rdi # clean rdi mov %eax, %edi # copy eax to edi (syscall first arg) mov $60, %eax # exit syscall --------------- # cancelliamo a.out $ rm a.out # usiamo l'assemblatore per generare l'oggetto $ as -o crt0r.o crt0r.S $ ld -o a.out crt0r.o 42.o $ ./a.out $ echo $? # sembra funzionare #ora la libc non c'e' $ nm a.out # start definiscce _start ma ha necessita' (U-ndefined) main $ nm crt0r.o # e in 42.o c'e' main $ nm 42.o # ora facciamo un aprova col file hw6 che contiene: -------------------- long mystrlen(char *s) { // lunghezza di una stringa long len; for (len = 0; *s != 0; len++) s++; return len; } long mywrite(char *s) { //stampa una stringa long addr = (long) s; //addr e' l'indirizzo della stringa long len = mystrlen(s); // e len e' la lunghezza register long r_syscallno asm("rax") = 1; // mette nel registro rax il numero della syscall 1=write // l'elenco completo in /usr/include/x86_64-linux-gnu/asm/unistd_64.h // mutatis mutandis se usare un'altra architetttura di processore register long r_arg1 asm("rdi") = 1; // da "man 2 write" si vede che il 1' paramentro e' il fd. 1 e' stdout register long r_arg2 asm("rsi") = addr; // secondo parametro l'indirizzo del buffer da mettere in output register long r_arg3 asm("rdx") = len; // terzo parametro e' la lunghezza register long r_retvalue asm("rax"); // chiamo r_retvalue il registro rax, dove le syscall mettono il valore di rit. asm("syscall"); // genera la trap per "svegliare" il kernel return r_retvalue; // restituisco il valore di ritorno } void myexit(long value) { // termina il chiamante register long r_syscallno asm("rax") = 60; // la ssytem call 60 e' _exit register long r_arg1 asm("rdi") = value; // ed ha un solo parametro: il valore di ritorno asm("syscall"); } void _start(void) { long retvalue; retvalue = mywrite("hello world\n"); // stampa la famosa stringa myexit(retvalue); // e resituisci come exit status il valore di ritorno della write // e' il numero dei caratteri stampati (o il codice di erroe in negativo). } $ gcc -c hw6.c $ ld hw6.o # ora non e' servito nulla $ ./a.out $ echo $? # e funziona # ora facciamo un altro esperimento. scriviamo questo programma che chiamiano noSO.c: ----------------- typedef unsigned char uint8_t; #define DDRC (*(volatile uint8_t *) 0x27) #define PORTC (*(volatile uint8_t *) 0x28) int main(void) { volatile int i; DDRC |= 1 << 5; for (;;) { for (i=0; i < 32767; i++) ; PORTC ^= 1 << 5; } } ----------------- Convertendo interi (0x27 e' il numero 27 esadecimale, cioè 39) in puntatori accediamo alle periferiche (memoria o altro) "sparando" sul bus indirizzi ciò che pi ci piace. # proviamo a compilarlo $ gcc noSO.c $ ./a.out # il risultato ' segmentation fault, perché gli indirizzi non sono legali per un processo in esecuzione in linux. # compiliamolo per l'architetture avr atmel/atmega: (occorre il compilatore) $ avr-gcc -mmcu=atmega168 -Os -o noSO noSO.c # l'eseguibile ottenurto non e' per intel: $ file noSO # generiamo il file .hex (perché l'utility di trasferimento lo vuole così) $ avr-objcopy -O ihex noSO noSO.hex # ... carichiamo il file sul microcontrollore atmega168 $ avrdude -p m168 -c stk500v2 -P /dev/ttyUSB0 -U flash:w:noSO.hex # (occorre il chip, il programmatore ed u circuito quale quello descirtto qui: # http://tuxgraphics.org/electronics/200904/avr-c-programming.shtml # il led lampeggia. potere del software.