Genesi del linguaggio C: intenzioni degli autori

From Sistemi Operativi
Revision as of 10:46, 9 October 2015 by Renzo (talk | contribs)
(diff) ← Older revision | Latest revision (diff) | Newer revision → (diff)
Jump to navigation Jump to search

[Questo articolo raccoglie anche alcuni dei punti precedenti]

Il linguaggio C è definito come un linguaggio imperativo e general purpose. Imperativo poichè composto da statement che cambiano lo stato di un programma. Il funzionamento di un linguaggio imperativo quindi è molto simile a quello dell'omonimo verbo italiano, ovvero il programmatore impartisce ordini al programma ed esso esegue. C è un linguaggio inventato nel 1969 da Dennis Ritchie alla AT&T Bell Labs ed è stato subito adottato in molti ambiti per via della sua plasticità ed efficienza. E' un inguaggio che è stato ridotto all'osso, esso infatti prevede (nelle versioni più moderne) soltanto 32 parole chiave. Tutte le altre funzionionalità (come printf, ecc..) sono implementate a parte nelle librerie che poi potranno essere collegate al programma dal linker ( sono solo le dichiarazioni e le definizioni ad essere incluse tramite le direttive al preprocessore). L'ottimizzazione del linguaggio C è andata poi ben oltre la semplice ottimizzazione della sintassi e della semantica, si è guardato anche alla produttività del programmatore; Questo ha portato alla scelta di utilizzare come operatore di assegnamento "=" anziché ":=" come si fa ad esempio in Pascal e di utilizzare il simbolo "==" (più complesso) per i confronti, dato che questi ultimi sono statisticamente meno numerosi dei primi.

Un altro punto chiave del C è quello di essere ad ampio spettro. Esso infatti fornisce funzionalità sia alto che di basso livello. Il programmatore ha il pieno controllo della momoria e delle variabili (con tutti i suoi vantaggi e svantaggi).


References:

  • Wikipedia [1]
  • Linguaggio imperativo [2]